Plicometria

La plicometria è una tecnica che consente di misurare lo spessore delle pliche cutanee attraverso uno strumento chiamato plicometro.

Il plicometro è uno strumento a forma di pinza con una molla calibrata che esercita una pressione costante.

Le pliche sono costituite da un doppio strato di cute e dal tessuto adiposo interposto, quindi  consentono di stimare il tessuto adiposo nella zona. La misurazione manuale si effettua prendendo la plica tra pollice ed indice ed applicando lo strumento.

Perché è utile misurare le pliche?

Esse sono utilizzate:

1) come indicatori di adiposità 

2)per il calcolo delle aree muscolo- adipose degli arti

3) come indicatori del rischio di malattia

4)per la stima della massa grassa totale

È utile in particolar modo agli sportivi per valutare nel tempo la modificazione delle adiposità localizzate in distretti specifici.

Le pliche principalmente misurate sono:

  • Plica tricipitale
  • Plica sottoscapolare
  • Plica soprailiaca
  • Plica addominale
  • Plica pettorale 
  • Plica mediana della coscia
  • Plica mediale del polpaccio

La plica tricipitale è un indicatore del tessuto adiposo sottocutaneo del braccio. Utilizzata insieme alla misurazione della circonferenza del braccio, essa consente il calcolo delle aree muscolo-adipose del braccio. Viene misurata in corrispondenza del punto di repere della circonferenza braccio.

È frequentemente utilizzata come indicatore nella valutazione della malnutrizione per difetto (anziano, bambini, disturbi alimentari).

Plica tricipitale

Plica soprailiaca 

 

 

La plica sottoscapolare è un indicatore del tessuto adiposo sottocutaneo del torace; è la plica meglio correlata con rischio cardio-metabolico (ipertensione, dislipidemia).

La plica soprpailiaca è un indicatore del tessuto adiposo sottocutaneo dell’addome.

La plicometria viene effettuata nel corso della consulenza nutrizionale negli sportivi, nei percorsi di dimagrimento localizzato o per lo screening della malnutrizione.